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bildung è una ricerca teatrale su come si trasmette il sapere e su come imparando diventiamo noi stessi. «Diventare se stessi» non è solamente un processo intimo e individuale, ma è anche l’atto collettivo di autoformazione dell’umanità. «Diventare se stessi» è la necessità dell’essere umano di trasformarsi, migliorarsi e tramandare la propria eredità. Una tensione verso la conoscenza che è insieme tensione verso un’impossibilità: diventare immortali.

I due performer in scena, nella loro solitudine condivisa, attraversano le pratiche impiegate dall’uomo nel corso dei secoli per trasmettere ai posteri le proprie conoscenze e ritagliarsi un frammento di immortalità. L’oralità, l’immagine, la scrittura: forme generali di trasmissione del sapere intessute di tecniche mnemoniche, pedagogiche e creative, che non smettono mai di evolversi, fondersi, scomparire e ritornare.

La testa del bue dipinto sulla parete della caverna si trasforma nella α che a sua volta diventa la A di un tutorial online di calligrafia, il canto dell’aedo si incide per la prima volta nel 1860 su un nastro di carta rivestito in nerofumo per poi diffondersi attraverso le cuffie da un podcast di Spotify. La scrittura sfuma davanti all’immagine che si fa challenge su Tik Tok, all’oralità catturata da uno smartphone.

La memoria, che è sempre meno dentro di noi, si immagazzina nei dispositivi.

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Ph credits Elisa Vettori

Ph credits Marco Tonino

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Ph credits Elisa Vettori

Dicono di bildung

"bildung è uno spettacolo volutamente poco comodo[...], non si preoccupa di spiegare, di mettere a proprio agio il pubblico, di costruire una storia, di nutrire insomma una serie di mode o stereotipi teatrali. E lo fanno non perché non vogliono, ma perché non possono: restano fedeli a una linea di ricerca eclettica ma con alcuni punti fermi. Ad esempio, il performer è un esecutore, non porta in scena un personaggio e nemmeno la propria personalità, la propria autobiografia. E questo avviene con un unico scopo: mostrare un’azione, un’azione che ha un prima, un dopo, e un adesso scenico molto precisi per noi e per loro – basti pensare al conteggio degli esercizi in aggiornamento a ogni performance. Asciuga tutto e giunge fino all’osso, Bildung, mostrando il nudo apprendimento. I performer sono come rapiti a quest’unico scopo e appena il pubblico comprende il gioco viene rapito anch’esso nel ritmo della ripetizione."

Gioie e dolori dell’apprendere

Stratagemmi | Lug 14, 2022 | Riccardo Corcione |

Bildung: imparare a diventare se stessi

Theatron webzine / Ott. 2022 / Ornella Rosato

Bildung Archive

Le prove di bildung procedono di pari passo con il sito www.bildung-archive. com: un archivio online di tentativi, il tracciamento della tensione verso il miglioramento. La performance è un breve momento pubblico dentro al continuo sforzo privato dei performer per diventare se stessi. Un Bildungsroman da palcoscenico.

Ciò che lo spettatore vede durante la performance si riverbera nell’eco di tutti i tentativi che l’hanno preceduto.

I performer – Jacopo Giacomoni ed Elena Ajani – fin dall’inizio del percorso di ricerca (luglio 2021) sono impegnati nell’apprendimento di 4 pratiche diverse, denominate TECHNE, MATRIX, GYMNASIUM, HERITAGE.

Ogni sessione di prova di ciascuna di queste pratiche si svolge nell’abitazione privata del performer, è registrata e annotata ed entrerà a far parte del Bildung-archive online che sarà consultabile dal pubblico sia durante che dopo la performance.

Bildung

 

Regia Alessia Cacco

Dramaturg, performer Jacopo Giacomoni

Performer Elena Ajani

Collaboratori artistici David Angeli, Davide Pachera

Assistenza alla regia, web designer Eleonora Bonino

Organizzazione Marco Tonino

 

Con il sostegno di: CSS - Dialoghi Residenze delle arti performative a Villa Manin, Teatro Civico di Schio, Teatro Comunale di Vicenza e Arteven all'interno del progetto "A casa nostra"; Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento; Ferrara Off APS.

 

In collaborazione con Evoè!Teatro.

 

Si ringraziano  Chiara Muraro, il Teatro dei Servi Disobbedienti e lo Spazio DAS di Bologna.

 

Un'anteprima del lavoro è andata in scena a Pergine Festival 2022.

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