LEAR /
del conflitto generazionale
Vincitore Premio OFF 2013
del Teatro stabile del Veneto
Non è un problema cosa affrontare, ma come affrontarlo.
Che la nostra generazione sia arrabbiata, spaventata e disillusa, che debba subire gli errori di chi l’ha preceduta e che il potere le sia precluso, lo sappiamo. Ma sappiamo con che facilità tutto questo possa sfociare in un inutile piagnisteo.
Re Lear è stato il nostro come: lì abbiamo trovato le parole, i personaggi, gli scenari che ci mancavano. Attraverso di essi le nostre idee hanno guadagnato la forza e la poesia per essere incisive ed efficaci.
Grazie a Shakespeare abbiamo ripercorso un giro della ruota del potere: abbiamo assistito a un padre che decide di lasciare il comando alle figlie e a un giovane che riesce a conquistarlo con l’astuzia; ma anche all’adulazione che sconfigge l’onestà, e al nuovo che ripete gli errori del vecchio.
Re Lear è diventato il dramma del nostro conflitto generazionale, del potere che lusinga, finge, tortura e che detta le proprie regole e i propri rituali a chiunque vi si accosti; in esso abbiamo rivisto i nostri padri e i nostri governanti, chi potremmo essere e chi, soprattutto, non vorremmo essere.
Ma Re Lear è stato anche il nostro atto politico, il tentativo di smentire sul palco la nostra pigrizia e il nostro sconforto.
LEAR / DEL CONFLITTO GENERAZIONALE
Da Re Lear di William Shakespeare
Uno spettacolo nato da una collaborazione tra Empusa, Itineris e H2O Non Potabile all'interno del progetto Sala Travaglio di Questa Nave.
Drammaturgia: Jacopo Giacomoni, Marco Gnaccolini
Regia: Alessia Cacco con la collaborazione di Tatjana Motta
Costumi: Davide Pachera
Scenografie: Elena Ajani
Luci: Matteo Moglianesi
Organizzazione: Vincenzo Tosetto, Marco Tonino
Grafica: Caterina Soranzo
Durata dello spettacolo: 90 minuti circa
Interpreti in ordine alfabetico:
Elena Ajani - Gonerill
David Angeli - Edgar
Jacopo Giacomoni - Edmund
Lucia Messina - Cordelia
Caterina Soranzo - Regan
Marco Tonino - Gloucester
Vincenzo Tosetto - Lear